Società trasparente

La sezione Amministrazione Trasparente del sito riporta la pubblicazione di tutte le informazioni relative alle attività svolte ed all’organizzazione interna del Centro Studio e Lavoro La Cremeria, in materia di trasparenza e anticorruzione, secondo quanto stabilito sia dal D. Lgs 33 del 14 marzo 2013 “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle Pubbliche Amministrazioni”  che dalla Legge 190 del 6 novembre 2012 “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella Pubblica Amministrazione.

L’obbligo normativo è stato recepito dall’Ente di formazione in quanto società partecipata dai Comuni di Bibbiano, Campegine, Correggio, Cavriago, Montecchio nell’Emilia e Sant’Ilario d’Enza.

L’art. 1 del Decreto Legislativo 33/2013 definisce la trasparenza come: “accessibilità totale delle informazioni concernenti l’organizzazione e l’attività delle pubbliche amministrazioni, allo scopo di favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull’utilizzo delle risorse pubbliche”.

La trasparenza dell’operato pubblico e delle società a partecipazione pubblica consente di:

– realizzare forme di “controllo sociale”
– attuare il principio democratico e i principi costituzionali di eguaglianza,imparzialità, buon andamento, responsabilità, efficacia ed efficienza nell’utilizzo delle risorse pubbliche
– migliorare le performance delle pubbliche amministrazioni
– preservare l’integrità e prevenire fenomeni corruttivi.

A tal proposito è consultabile il Programma Triennale della Trasparenza ed Integrità che descrive e sintetizza tutte le azioni previste dal Centro Studio e Lavoro La Cremeria per adempiere agli obblighi di pubblicazione previsti dalla normativa vigente, ma anche le misure organizzative volte ad assicurare la regolarità e la tempestività dei flussi informativi interni ed esterni all’Ente di Formazione.

In tema di anticorruzione sono qui pubblicati il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione, il Codice Etico e di Comportamento e il Piano Formativo anticorruzione, così come disposto dalla sopracitata Legge 190/2012.

Attraverso tali strumenti di programmazione e gestione delle aree di “rischio etico“ interne, la direzione dell’Ente di formazione ha stabilito le modalità di valutazione del diverso livello di esposizione degli uffici al rischio di corruzione e stabilito gli interventi organizzativi più idonei per la relativa prevenzione e controllo.

I dati personali pubblicati sono riutilizzabili solo alle condizioni previste dalla normativa vigente sul riuso dei dati pubblici (direttiva comunitaria 2003/98/CE e d.lgs. 36/2006 di recepimento della stessa), in termini compatibili con gli scopi per i quali sono stati raccolti e registrati, e nel rispetto della normativa in materia di protezione dei dati personali.